Luc Besson

Produttore, Regista, Sceneggiatore

Biografia di Luc Besson

Luc Besson ovvero regista francese più “americano” degli ultimi anni, dotato del dono raro di combinare l’efficienza di un regista hollywoodiano con le sottigliezze psicologiche di un regista europeo. Un regista capace di inventare originalissimi “mondi”, trascinando via via lo spettatore negli abissi marini (“Le Grand Bleu”, “Atlantis”), negli abissi sotterranei metropolitani (“Subway”), nei vortici oscuri della criminalità e della violenza (“Nikita”, “Léon”), in un futuro che sembra un videogame stravagante e umoristico (“Il quinto elemento”).
Nato a Parigi il 18 marzo 1959, oltre che regista di film e di spot pubblicitari, Besson è anche sceneggiatore e produttore. Passa la sua infanzia e adolescenza a stretto contatto con l’universo marino (i suoi genitori sono istruttori di immersioni subacquee). La sua carriera nel cinema inizia nel 1983 quando, a soli ventiquattro anni, gira il primo lungometraggio, “Le dernier combat” originalissima storia di fantascienza ambientata in una Parigi devastata da una catastrofe nucleare, girata con l’uso di spezzoni in bianco e nero e caratterizzato dalla quasi totale assenza di dialoghi. Il secondo film, “Subway” (1985), è una storia d’amore ambientata nel dedalo di cunicoli del metrò parigino trasformati da Besson in spazio quasi fantascientifico. Il successivo “Le Grand Bleu” (1988) cerca di tradurre in immagini la grande passione del regista per il mare. Ma il film della svolta è sicuramente il thriller noir “Nikita” che, alla sua uscita, nel 1990 balza in vetta alle classifiche di incassi. Lo stesso grande successo, dopo un’altra incursione negli abissi marini con “Atlantis” (1991), tocca quattro anni dopo a “Léon”, ritratto di uno spietato killer e del suo delicato rapporto con una bambina dodicenne (interpretata da una esordiente Natalie Portman bambina). Ormai avviato definitivamente verso produzioni dal budget sempre più elevato, Besson dirige nel 1997 il kolossal “Il quinto elemento”. Il film narra di un gigantesco duello tra Bene e Male nella New York del ventitreesimo secolo. Il 1999 è l’anno di “Giovanna D’Arco”, e questa volta il regista viaggia nel passato raccontando la storia della fanciulla scelta da Dio per salvare la Francia e morire bruciata sul rogo. In più il ragazzo-prodigio del cinema francese ha trovato anche il tempo (e i soldi) di produrre e sponsorizzare opere dirette da altri. E’ il caso di “Taxxi” diretto dall’amico Gérard Pires e del sequel “Taxxi 2” diretto da Gérad Krawczyk.
Nel 2005 torna alla regia con la commedia fantastica “Angel–A”, seguita un anno dopo dal film d’animazione “Arthur e il popolo dei Minimei” cui fa seguito nel 2009 “Arthur e la vendetta di Maltazard”. Nel 2010 Besson firma l’avventura fantastica “Adèle e l’enigma del faraone” basata su una famosa serie a fumetti, nello stesso anno dirige la terza puntata della trilogia d’animazione “Arthur e la guerra dei due mondi”. Nel 2011 torna a raccontare la realtà con “The Lady – L’amore per la libertà” biopic sulla vita del premio Nobel per la pace e leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi interpretato da Michelle Yeoh. Nel 2013 cambia ancora genere firmando “Cose nostre – Malavita” adattamento del romanzo “Malavita” di Tonino Benacquista interpretato da Robert De Niro, Michelle Pfeiffer e Tommy Lee Jones.